Trombosi ventricolare sinistra dopo infarto miocardico anteriore


Una potenziale complicanza dell'infarto del miocardio acuto in sede anteriore trattato con angioplastica primaria ( pPCI; intervento coronarico percutaneo ) è rappresentata dalla formazione di trombi nel ventricolo sinistro.

Uno studio ha individuato dati di prevalenza del fenomeno, in corso di duplice terapia anticoagulante orale.
Sono stati valutati 100 pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario del ramo interventricolare anteriore e già facenti parte della coorte dello studio ASTAMI ( Autologous Stem Cell Transplantation in Acute Myocardial Infarction ).

La terapia antiaggregante è consistita in 75 mg/die di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) e 75 mg/die di Clopidogrel ( Plavix ).

Tutti i soggetti sono stati sottoposti a ecocardiografia, a risonanza magnetica a 3 mesi dalla procedura e tomografia computerizzata a emissione di fotone singolo ( SPECT ), per valutare la dimensione infartuale e la frazione d'eiezione.

In 15 pazienti sono stati identificati trombi in ventricolo sinistro, nei due terzi dei casi nella prima settimana di osservazione.

Sebbene non siano state identificate differenze basali statisticamente significative, nel gruppo con riscontro di formazioni trombotiche, si sono osservati un più alto picco di CK-MB ( 6,128 vs 2,197 U/L, p inferiore a 0.01 ), una maggiore dimensione infartuale ( 82.5% vs 63.8%, p inferiore a 0.01 ) e una più bassa frazione d'eiezione, sia alla SPECT ( 35.5% vs 40.0%, p = 0.03 ) che all'ecocardiografia ( 43.0% vs 46.0%, p = 0.03 ).

Dallo studio è emersa la necessità di controlli ecocardiografici nella prima settimana dall'angioplastica primaria. ( Xagena_2010 )

Fonte: American Journal of Cardiology, 2010

Xagena_Medicina_2010