Infarto miocardico con sopraslivellamento ST in pazienti sottoposti a procedura PCI: Prasugrel non-inferiore a Ticagrelor


Dallo studio RAPID ( Rapid Activity of Platelet Inhibitor Drug Study ) nei pazienti che soffrono di infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) e sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario, Prasugrel ( Efient ) non è inferiore a Ticagrelor ( Brilique ) in termini di reattività piastrinica residua misurata 2 ore dopo la dose da carico.

Lo studio ha riguardato 50 pazienti con infarto STEMI sottoposti a procedura PCI primario in monoterapia con Bivalirudina ( Angiox ), randomizzati a ricevere una dose da carico di 60 mg di Prasugrel ( n=25 ) oppure una dose da carico di 180 mg di Ticagrelor.

Misurate 2 ore dopo la somministrazione degli antipiastrinici, le unità di reattività piastrinica ( PRU ), che rappresentavano l’endpoint primario dello studio, sono risultate pari a 217 e 275 nei pazienti trattati, rispettivamente, con Prasugrel e Ticagrelor, soddisfacendo il criterio di non-inferiorità prespecificato dello studio.

Dopo 2 ore, in ogni caso, il 44% dei pazienti trattati con Prasugrel e il 60% di quelli trattati con Ticagrelor hanno mostrato un’alta reattività piastrinica residua ( HRPR ), definita come PRU maggiore di 240.
Nei pazienti trattati con Prasugrel e Ticagrelor, inoltre, il tempo necessario per raggiungere una PRU minore di 240 era, rispettivamente, di 3 e 5 ore.

Dallo studio è emerso che occorrono 4 ore per ottenere una efficace inibizione piastrinica nella maggior parte dei pazienti, mentre solamente il 50% dei soggetti trattati raggiunge un'effettiva inibizione piastrinica 2 ore dopo aver ricevuto il trattamento.
Questi risultati hanno mostrato una finestra di tempo significativo dopo procedura PCI primaria in cui molti pazienti sono ad alto rischio di trombosi dello stent.

I dati dello studio RAPID hanno evidenziato una grande variabilità di risposta ai farmaci, facendo ritenere che l'assorbimento gastrointestinale di composti somministrati per via orale può essere limitato o ritardato nei pazienti con infarto STEMI per vari motivi, tra cui il ridotto o ritardato assorbimento da vasocostrizione sistemica, l’attivazione adrenergica, e l’alto rischio di vomito.
Inoltre l'età avanzata, l’aumento del peso corporeo, e il ricorso alla polifarmacoterapia per altre condizioni potrebbero essere ulteriori fattori che influenzano il tempo trascorso prima dell’insorgenza dell’effetto farmacologico.

L’uso della Morfina ha influito in modo significativo sull'attività di Prasugrel e Ticagrelor; tale impiego si è dimostrato predittore indipendente di HRPR due ore dopo la somministrazione delle dosi da carico ( odds ratio, OR=5.29, p=0.012 ). ( Xagena_2013 )

Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2013

Xagena_Medicina_2013