Il trattamento con Tenecteplase ed Enoxaparina o Abciximab non sicuro nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento ST


I pazienti anziani con infarto miocardico acuto ( IMA ) sono a rischio particolarmente alto di sanguinamento e morte.
L’efficacia e la sicurezza delle strategie antitrombotiche in questi pazienti non è chiara.

Ricercatori coordinati da Peter R Sinnaeve dell’University Hospital Gasthuisberg di Lovanio, in Belgio, hanno esaminato i pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST che hanno preso parte agli studi ASSENT-3 ed ASSENT-3 PLUS e che sono stati trattati con Tenecteplase ( TNK, Metalyse ) ed Eparina non frazionata o Enoxaparina ( Clexane / Lovenox ) o con metà dosaggio di Tenecteplase con Abciximab ( ReoPro ) ed Eparina non frazionata a dosaggio ridotto.

I pazienti più anziani presentavano un più alto profilo di rischio ed un minor uso di terapie concomitanti e di procedure di rivascolarizzazione.
E’ stata trovata un’interazione tra età ed effetto del trattamento per l’end point di efficacia ( p = 0.0007 ) e per l’end point di efficacia e di sicurezza ( p < 0.0001 ).

I pazienti più giovani ( età inferiore ai 65 anni ) presentavano un più basso rischio dell’end point composito di efficacia e di sicurezza con Enoxaparina ( rischio relativo, RR = 0.84 ) o Abciximab ( RR = 0.79 ) rispetto all’Eparina non frazionata.

Nei pazienti di età maggiore di 65 anni, il beneficio dell’Enoxaparina era controbilanciato da un aumentato rischio di complicanze emorragiche.

Il rischio dell’end point di efficacia e di sicurezza tendeva ad essere più alto nei pazienti anziani trattati con Abciximab e Tenecteplase a metà dosaggio ( RR = 1.18 per i soggetti di età compresa tra 76 ed 85 anni, e RR = 1.48 per i soggetti di età superiore agli 85 anni ).

Dall’analisi è emerso che, sebbene nei pazienti più giovani il Tenecteplase con Enoxaparina o Abciximab sia sembrato più efficace rispetto all’Eparina non-frazionata, queste combinazioni tendevano ad essere meno efficaci e non sicure nei pazienti anziani. ( Xagena_2006 )

Sinnaeve PR et al, Am Heart J 2006; 152: 684.e1 – 684.e9




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